Guardiaboschi (pp. 51-53)
Il tempo, quando per tirare le carrozze occorrevano ancora i cavalli, il guardiaboschi comunale per avere la nomina veniva sottoposto ad un piccolo esame. Sono riuscito a pescare le cinque domande che il sindaco gli rivolgeva e alle quali lui, il candidato alla carica di guardiaboschi, doveva poter rispondere di sì. Le cinque risposte affermative garantivano una riuscita perfetta. Ecco le domande: - Ti alzi prima delle sei del mattino? Tratti bene tua moglie? Sei gentile con tutti anche quando fa vento? riconosci che c'è qualcuno anche sopra di te? Preferisci il chiaro allo scuro? - È facile constatare come nessuna domanda non contenesse né tranelli né enigmi complicati. Erano semplici e limpide come le acque dei ruscelli e tutti i galantuomini venivano promossi. A quei tempi non si chiedeva neppure il certificato di quinta elementare. Anche l'analfabeta poteva curare magnificamente il bosco. Oggi, le cose sono un po' cambiate. Sono venuti a dirmi ch’è stato bocciato il fior fiore dei galantuomini, uno che diceva di sì alle domande, senza neppure aprire gli occhi; un guardiaboschi garantito a prova di bomba. Assunte le regolari informazioni, mi dissero concordemente che aveva risposto di sì a tutte cinque le domande. Pensai allora che la nuova amministrazione avesse cambiato le domande e dovetti recarmi in municipio per verificarle. Con mia grande sorpresa, constatai che erano ancora le stesse e identiche domande. Come mai dunque l’avevano bocciato? ... L'esaminatore non ebbe difficoltà a svelarmi il mistero. Riconosceva che il candidato aveva risposto di sì però coi tempi, nuovi, venivano promossi quelli che rispondevano cinque no. L'esaminando era caduto per mancanza d’aggiornamento. Preoccupato di non lasciarmi dei dubbi, sempre lo stesso esaminatore andò avanti a spiegarmi: «Comprendi anche da solo che, oggi s’impone il «no» più che il «sì». Chi si alza prima delle sei è un anormale. La gentilezza è la prerogativa dei sottosviluppati, un uomo che deve farsi onore dev’essere violento. Soltanto i trogloditi trattano bene la loro moglie. E poi la nostra dignità moderna non si permette di riconoscere un altro sopra di noi. Com’è assurdo pensare che il chiaro valga più dello scuro. E così, pur avendo mantenuto le stesse carte, i nuovi tempi hanno rovesciato il giuoco». Pur non restando entusiasta del fatto, compresi che c’era una certa logica e mi affrettai a domandare «Ti consta che capiti la stessa cosa anche in altri esami, oltre che per il guardiaboschi?». si schernì, nel tentativo di non dar risposta, però, alla fine, aggiunse: «Le mie esperienze si limitano a un angoletto del mondo e non posso sentenziare sul resto, però ho l'impressione che qualcosa di molto diverso ci sia per tutti i concorsi. Penso che anche tu abbia notato come le teste vuote siano tenute in grande considerazione. Così pure avrai notato in quale onore è catalogato il trasgressore della legge, mentre il fedelissimo è catalogato tra i più stupidi. Che vuoi?... Son sempre quelle le domande, ma le risposte devono essere cambiate. Uno studioso di teologia mi diceva che i cristiani, un tempo, per superare l'esame della loro fede, dovevano dire: Cristo è risorto, mentre oggi, per lo stesso esame, devono dire: Dio è morto».
Tratto da "Mestiere Ministero Mistero" di Giovanni Antonioli
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