mercoledì 23 settembre 2009

Torno a volare nel web... e catturo una fiaba

A voi tutte streghe, e a voi cavalieri!
Un giorno, il giovane re Artù fu catturato ed imprigionato dal sovrano di un regno vicino. Mosso a compassione dalla gioia di vivere del giovane, piuttosto che ucciderlo, gli offrì la libertà, a patto, però, che rispondesse ad un quesito molto difficile: “Cosa desiderano veramente le donne?”.
Artù avrebbe avuto a disposizione un anno, trascorso il quale, nel caso in cui non avesse trovato una risposta, sarebbe stato ucciso.
Un quesito simile avrebbe sicuramente lasciato perplesso anche il più saggio fra gli uomini, ed al giovane Artù sembrò una sfida impossibile, tuttavia, avendo come unica alternativa la morte, Artù accettò la proposta, e fece ritorno al suo regno.
Ivi giunto, iniziò a interrogare chiunque potesse dargli un parere: la principessa, le damigelle di corte, i saggi, i paggi, e via dicendo; ma nessuno seppe dargli una risposta soddisfacente.
Ciò che la maggior parte della gente gli suggeriva, era di consultare una vecchia strega, poiché solo lei avrebbe potuto fornire la risposta, ma a caro prezzo, dato che la strega era famosa in tutto il regno, per gli esorbitanti compensi che chiedeva per i suoi consulti.
Il tempo passò e giunse l'ultimo giorno dell'anno prestabilito, così che Artù non ebbe altra scelta che andare a parlare con la vecchia strega. Questa, accettò di rispondere alla domanda, solo al patto di ottenere la mano di Gawain, il più nobile dei Cavalieri della Tavola Rotonda, nonché migliore amico di Artù!
Il giovane Artù provò orrore a quella prospettiva: la strega era orribile sia di volto che nel corpo; aveva una gobba ad uncino, un solo dente, puzzava di acqua di fogna e spesso faceva anche dei rumori osceni!
Non aveva mai incontrato una creatura tanto ripugnante. Perciò si rifiutò di accettare di pagare quel prezzo e condannare,così, l’amico a sobbarcarsi un simile fardello!
Gawain,venuto al corrente della proposta, volle parlare ad Artù dicendogli: che nessun sacrificio era troppo grande per salvare la vita del suo re e la tavola rotonda, e che quindi avrebbe accettato, di buon grado, di sposare la strega.
Il loro matrimonio fu pertanto proclamato, e la strega finalmente rispose al quesito: “Ciò che una donna vuole veramente, è di fare esperienza di libertà nella vita”.
Tutti concordarono sul fatto che, dalla bocca della strega, era uscita senz’altro una grande verità e che sicuramente la vita di Artù sarebbe stata risparmiata.
Infatti il sovrano del regno vicino risparmiò la morte ad Artù, e gli garantì la vita.
Ma che matrimonio avrebbero avuto Gawain con la strega?
Artù si sentiva lacerato fra sollievo ed angoscia, mentre Gawain si comportava come sempre, e in tutte le occasioni continuava ad essere gentile e cortese.
La strega al contrario esibì le sue peggiori maniere: con abiti luridi e orribili, mangiando con le mani, ruttando, mettendo tutti a disagio.
La prima notte di nozze era vicina, e Gawain si preparava a trascorrere una nottata terribile, ma alla fine prese coraggio a due mani, ed entrò nella camera nuziale.
Ma ... che razza di vista lo attendeva!
Dinnanzi a lui, affascinante, sul talamo nuziale, giaceva la più bella donna che avesse mai visto!
Gawain rimase allibito, e non appena ritrovò l’uso della parola (il che accadde dopo diversi minuti), chiese alla strega cosa le fosse accaduto.
La strega rispose che era stato talmente galante con lei, quando si trovava nella sua forma repellente, che aveva deciso di mostrargli l’altro suo aspetto, e che per la metà del tempo sarebbe rimasta così, mentre per l’altra metà, sarebbe tornata la vecchiaccia orribile di prima.
A questo punto, la strega chiese a Gawain quale dei due aspetti avrebbe voluto che ella assumesse di giorno, ... e quale di notte.
Che scelta crudele!
Gawain iniziò a pensare all’alternativa che gli si prospettava: una donna meravigliosa al suo fianco durante il giorno, quando era con i suoi amici, ed una stregaccia orripilante la notte?
O forse la compagnia della stregaccia di giorno e una fanciulla incantevole di notte, con cui dividere i momenti di intimità?
Voi cosa avreste fatto?
La scelta di Gawain è distante solo un paio di righe… ma non leggete, finché non potete confrontarvi con la vostra scelta!


Il nobile Gawain disse alla strega, che avrebbe lasciato a lei la decisione dicendole: “Considera tu cosa ti rende più felice”.
Sentendo ciò, la strega gli sorrise, e gli annunciò che sarebbe rimasta bellissima per tutto il tempo, proprio perchè Gawain l’aveva rispettata e aveva intuito, cosa può voler dire, lasciar liberi!

E la morale di questa fiaba?
Non importa se la donna è apparentemente bella o brutta, se è considerata intelligente o sciocca.......... in fondo in fondo è sempre una strega!!! L’importante è che l’uomo sia cavaliere: solo così potrà accorgersi che in ogni strega, si nasconde una fata meravigliosa!

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