domenica 14 giugno 2009

Domenica da dottoranda

Tante colleghe mi chiedono cosa vuol dire frequentare il dottorato.
Be, la risposta può essere data in modi diversi, a seconda di quello che si vuole sottolineare.
Innanzitutto, direi che è utile. Utile perché: un conto è parlare del mondo della ricerca scientifica (laurea triennale), un altro è imparare la metodologia della ricerca (laurea magistrale) e un altro ancora è iniziare a mettere le mani in pasta sperimentandosi nel fare ricerca!
La frequenza alle lezioni non è così impegnativa come quella della laurea triennale o del più due, perché in un certo modo, il percorso teorico è costruito un po’ ad hoc, guardandosi in faccia tra professori e dottorandi.
Certo, fare ricerca e produrre uno o due articoli da pubblicare in tre anni (durata del dottorato), chiede un impegno costante, anche se diluibile nel tempo.
Poi, devo essere sincera, i fine settimana devono essere spesso dedicati allo studio!
Così oggi per me è una lotta tra una metasintesi, una revisione e 15 articoli… ovviamente scritti in inglese!
Ancora, la ricerca chiede la conoscenza informatica, la conoscenza statistica e quella filosofica (se si vuole portare avanti anche un disegno qualitativo - come nel caso mio e di Virna).
Quindi, armiamoci di pazienza, di umiltà (visto che non possiamo essere tuttologi) e di voglia di studiare!
Infine, io confido sempre in qualcuno che mi può dare una mano.
Come ho già scritto, non concepirsi da soli nel percorso è fondamentale. Io, innanzitutto, ringrazio Virna, per esserci e per il sostegno che mi da!

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