
Comincia con un funerale, termina con un funerale: bel film, direte voi, da andare a vedere!?
Ebbene sì, a me è piaciuto.
Clint Eastwood si distingue come regista, produttore e attore, con una marcia in più rispetto a tanti altri, anche se l’età, lascia le rughe.
Come cattolico, non si vergogna a dimostrarlo e come uomo, non tarda a manifestare tutta la rabbia, la cattiveria e l’incomprensione che viviamo; e nello stesso tempo, riconosce la possibilità di essere perdonati e di ricominciare.
L’amicizia, la stima, il desiderare il bene dell’altro fino a dare la vita - anche se non proprio nel modo più giusto, ma con i dovuti simbolismi - si stemperano in una “americanata”, potremmo anche dire, ma che ha meritato due ore del mio tempo di riposo, la compagnia di un’amica e una certa commozione.
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