domenica 3 luglio 2016

Ho portato la sposa


Se venticinque anni fa mi avessero anticipato cosa avrei fatto il venticinque giugno di quest’anno, avrei confermato che avrei voluto viverlo!
Svegliarmi di sabato mattina alle sei e trenta, attaccare fiocchi agli specchietti, e il cartello “io porto la sposa” sul vetro del bagagliaio;
avviarmi, tra gli sguardi curiosi di una Milano per buona parte ancora addormentata, verso Monza San Fruttuoso;
accettare che chi guarda nell’abitacolo del veicolo resti un po’ deluso, dal non trovare nessuno oltre l’autista;
incontrare nel cortile della casa un uomo che va a “fare” manicure e sopracciglia, e abbracciandomi mi dice: sarà una tortura;
entrare in appartamento per incontrare la migliore amica che ho, per scoprire che ha lottato buona parte della notte con una valigia che dovrà pesare massimo venti chili;
dirigermi da parrucchiere e truccatore, finalmente con la sposa a bordo;
lasciare che al semaforo qualcuno abbozzi un sorriso o un discorso, anche se la sposa vuole sfuggire alle congratulazioni;
godere di avere nei capelli i “fiori della sposa”;
correre a tutta velocità per lasciare la macchina nel parcheggio sotterraneo del centro, così da aver modo di arrivare per tempo;
restare spettatrice della gioia di un’amica;
commuovermi negli abbracci;
partecipare al volersi bene;
rimanere sola;
perdermi nella campagna brianzola;
condizionare ritardo alla cucina;
condividere la festa;
tentare di fare una presentazione di foto, nonostante i problemi tecnici da assetto tecnologico allestito all’aperto;
sintonizzare l’impianto audio sulla musica preferita dalla sposa, bypassando la playlist dell’agriturismo;
lasciare che tutti tornino a casa, per restare con gli sposi;
accompagnare al “nido” gli sposini, con una Panda carica di fiori;
sostituire il cartello sul vetro del bagagliaio, per dichiarare: “io oggi ho portato la sposa”;
assistere alla gioia incontenibile dei bambini, che incontrandomi in tangenziale comprendono la bellezza di una macchina “addobbata”;
abbandonare qualche lacrima di gioia;
regalare alla Madonna il cuscino di rose e gladioli;
raccontare alla sera di essere contenta;
guardare la luna che chiude un giorno speciale;
ringraziare il Mistero, grande e buono nell’amore.


4 commenti:

fiorenza asson ha detto...

Questa non la avevo ancora letta . Mi manchi amica tvb

fiorenza asson ha detto...

Questa non la avevo ancora letta . Mi manchi amica tvb

paola ha detto...

Splendida per te e Andrea

paola ha detto...

Splendida per te e Andrea