venerdì 15 maggio 2015
La Bellezza di sempre
La Bellezza di oggi, e di ogni istante, è riassunta da un frammento di brano scritto dal mio Santo protettore, che oggi ho potuto ascoltare.
Sottolineo: che ho potuto ascoltare, non leggere. Non l’ho potuto leggere perché non avevo con me gli occhiali. Non mi è più possibile interpretare lettere in quelle piccole macchie grigie, che ormai sono ai miei occhi le parole stampate.
Pertanto, cosa ha detto quella frase?
“Fratelli, noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili invece sono eterne”*.
Caspita, vero da subito anche grazie alla minuzia di non scorgere, bensì di udire.
Di fatto la verità del contenuto di quell’invisibile scritto ha raggiunto il mio cuore e ci sto pensando ancora ora, quando chi l’ha letto l’ha fatto più di dieci ore fa.
Diversi hanno raccolto il significato profondo di questo dire. Saint-Exupéry lo riprende nel “Piccolo Principe” e chissà quanti altri.
Anche io mi permetto di riprenderlo, perché oggi è stato emblematico.
La gioia di una festa non si può misurare, il dolce di un caffè non è solo legato allo zucchero che si può aggiungere, la bellezza di un sorriso non soddisfa perché lavorano i muscoli facciali.
Il bene possibile è come legami lievi, che fa da trama e ordito al tessuto vitale.
La possibilità di godere dell’invisibile agli occhi è propria di un cuore educato ad essere libero.
La sfida dell’eternità è saper attendere che si sveli quel che è celato dall’apparente.
*Tratto da seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 4, 18 - 5, 9
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento