Ho necessità di comunicare con un operatore Tim.
Mi ritrovo con un abbonamento che non ho mai consapevolmente
attivato.
Digito il 119.
Attendo l’elenco infinito dei numeri proposti.
Digito 2.
Attendo l’elenco infinito dei numeri proposti.
Digito 6.
Attendo l’elenco infinito dei numeri proposti.
Digito 5.
Attendo l’elenco infinito dei numeri proposti.
Digito 1.
Attendo l’elenco infinito dei numeri proposti.
Digito 0.
Attendo e finalmente sento una voce non registrata, viva.
Mi viene chiesto qual è il mio problema. Segnalo di essere
rimasta vittima di una truffa segnalatami da un sms. Io non ho mai attivato
volutamente quel contratto. L’interlocutore non pare sorpreso, mi conforta
dicendomi che si chiamano “trappole” , i sistemi informatici per cui cliccando
su una foto o qualcosa di apparentemente innocuo, si viene catturati da veri e
propri ladri senza scrupoli.
Mi viene chiesto il nome del sito interessato e mentre si
cerca di disattivare il contatto non voluto, la tosse allergica tradisce il mio
stato di salute. L’interlocutore incuriosito chiede se è per l’asma che viaggio
su siti con nomi che ricordano farmaci. No, segnalo che non è per quello, perché
la mia allergia è già curata. La voce inizia a confrontarsi su possibili
antistaminici efficaci. Si ritrova nelle stesse condizioni. Il confronto è
produttivo e ad un tratto l’operatore mi chiede che provenienza tradisce il mio
accento. Milano, rispondo io. A mia volta chiedo e mi sento dire: partenopeo.
Mi piace pensare a zone geografiche così belle, alla bella
Italia, e faccio presente che quei posti meravigliosi ieri sera non avevano niente
da invidiare al clima che ha permesso di organizzare la cena sul balcone, in
quei dell’hinterland milanese. Ma l’interlocutore rilancia, con fare nobile,
senza allusioni o equivoci, che la cena dal balcone vista luci dell’isola d’Ischia
è probabilmente più bella ancora. Confermo. Pertanto, induco a pensare che sono
stata da quelle parti almeno una volta nella mia vita. Ma no, non sono mai
stata, sono giusto passata ad alta velocità. Ho visto il golfo di Napoli dall’autostrada,
quando ero diretta a Marina di Camerota, nel Salernitano, diversi anni fa. Non
è possibile, mi sento rispondere. Signora la sua prossima vacanza deve assolutamente
prevedere un viaggio all’isola d’Ischia, anche se fosse inverno, perché nella
Baia di Sorgeto si può immergere tutto l’anno. Il calore delle sorgenti è tale,
che i sassi della piccola spiaggetta sono quasi incandescenti. Riprendo: ci si
può sempre organizzare per arrivare con una barchetta, magari in una stagione
non troppo affollata. Vengo approvata con vivacità.
Insomma, la truffa è risolta, il telefono definitivamente
schermato e il dialogo freddo e meccanico di un operatore Tim si è trasformato
in un colloquio d’attrazione turistica.
Evviva, anche oggi si pranza all'aperto!
Evviva l’estate!
Nessun commento:
Posta un commento