venerdì 18 dicembre 2009

Fiocca

Mentre aspetto che le patate finiscano di lessare, guardo dalla finestra e vedo tre fanciulle che si divertono a lasciare profonde impronte nella piazza, strisciando i piedi.
Dall'altro balcone odo vociare di ragazzi che riescono già a giocare a palle di neve.
A malincuore abbasso la tapparella della mia stanza: mi piacerebbe guardar fuori per tutto il tempo della nevicata, ma entra aria gelida dai vetri.
Si prospetta una notte di inconfondibile silenzio. E' quello della neve, che riesce ad ovattare anche i rumori della città.
I fiocchi si fanno sempre più fitti, e se da una parte penso a chi farà fatica a viaggiare o è senza una casa calda per rifugiarsi, dall'altra sono felice per gli alberi e gli arbusti che hanno già su uno spesso cappotto e per chi vive sugli incassi di una stagione sciistica.
Tutte le cose hanno i pro e i contro, ma per me la neve è incantevole, così faccio fatica a pensare negativo.
In questo momento, faccio fatica anche a scrivere, perchè il computer è proprio davanti alla porta di un balcone e l'occhio scappa per seguire la "danza dei cristalli".
Non so domattina cosa troverò aprendo la finestra, ma so che sono grata dello spettacolo gratis cui sto assistendo.
E' troppo bello!

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