
martedì 22 dicembre 2009
venerdì 18 dicembre 2009
Fiocca
Mentre aspetto che le patate finiscano di lessare, guardo dalla finestra e vedo tre fanciulle che si divertono a lasciare profonde impronte nella piazza, strisciando i piedi.
Dall'altro balcone odo vociare di ragazzi che riescono già a giocare a palle di neve.
A malincuore abbasso la tapparella della mia stanza: mi piacerebbe guardar fuori per tutto il tempo della nevicata, ma entra aria gelida dai vetri.
Si prospetta una notte di inconfondibile silenzio. E' quello della neve, che riesce ad ovattare anche i rumori della città.
I fiocchi si fanno sempre più fitti, e se da una parte penso a chi farà fatica a viaggiare o è senza una casa calda per rifugiarsi, dall'altra sono felice per gli alberi e gli arbusti che hanno già su uno spesso cappotto e per chi vive sugli incassi di una stagione sciistica.
Tutte le cose hanno i pro e i contro, ma per me la neve è incantevole, così faccio fatica a pensare negativo.
In questo momento, faccio fatica anche a scrivere, perchè il computer è proprio davanti alla porta di un balcone e l'occhio scappa per seguire la "danza dei cristalli".
Non so domattina cosa troverò aprendo la finestra, ma so che sono grata dello spettacolo gratis cui sto assistendo.
E' troppo bello!
Dall'altro balcone odo vociare di ragazzi che riescono già a giocare a palle di neve.
A malincuore abbasso la tapparella della mia stanza: mi piacerebbe guardar fuori per tutto il tempo della nevicata, ma entra aria gelida dai vetri.
Si prospetta una notte di inconfondibile silenzio. E' quello della neve, che riesce ad ovattare anche i rumori della città.
I fiocchi si fanno sempre più fitti, e se da una parte penso a chi farà fatica a viaggiare o è senza una casa calda per rifugiarsi, dall'altra sono felice per gli alberi e gli arbusti che hanno già su uno spesso cappotto e per chi vive sugli incassi di una stagione sciistica.
Tutte le cose hanno i pro e i contro, ma per me la neve è incantevole, così faccio fatica a pensare negativo.
In questo momento, faccio fatica anche a scrivere, perchè il computer è proprio davanti alla porta di un balcone e l'occhio scappa per seguire la "danza dei cristalli".
Non so domattina cosa troverò aprendo la finestra, ma so che sono grata dello spettacolo gratis cui sto assistendo.
E' troppo bello!
mercoledì 16 dicembre 2009
Incanto! (2)
E' il caso di aggiungere al post "Incanto! (1)", che oltre all'illuminazione delle vetrate della facciata del Duomo, c'è anche l'illuminazione di quelle dell'abside... per cui se fate un giro in piazza, fatelo completo. Merita!
NB. Grazie a chi ha avuto la bellissima idea e a chi l'ha realizzata.
NB. Grazie a chi ha avuto la bellissima idea e a chi l'ha realizzata.
domenica 6 dicembre 2009
L’ostetricia esatta dei filosofi

“Uno dei compiti fondamentali della gravidanza è costituito appunto dalla preoccupazione tanto di un corretto compimento di questa crescita sia fisica sia psichica nel grembo materno, quanto di evitare traumi dovuti a un comportamento errato della madre, ad angosce, a privazioni e ad altro.
Ma la crisi di cui abbiamo parlato sta nell’atto stesso della nascita. Con la nascita, il bambino, formatosi completamente, lascia il grembo materno e comincia l’esistenza individuale. La psicologia mostra che questo avvenimento si imprime profondamente nella psiche del bambino, tanto che, se esso non si compie in modo corretto, avrà conseguenze per tutta la vita; e queste saranno di natura non solo fisica, ma anche psichica.
Lo stato di vita nel ventre materno è quello di una perfetta simbiosi: il bambino vive nella sfera vitale della madre. Con la nascita egli se ne stacca. Ma il problema è se questo distacco si compia realmente e completamente, e inoltre se il passaggio si effettui in modo corretto. Già Freud ha fatto notare che le levatrici esperte parlano del terrore provato dal bambino nell’atto della nascita e dicono che la madre è responsabile del modo in cui questo terrore viene superato. D’altra parte, l’eventualità che non si effettui il distacco interiore, psichico, cioè l’ingresso nell’esistenza individuale, sembra avere particolare importanza nell’insorgere della malinconia, nella quale operi il desiderio di ritornare nella sicurezza del grembo materno.
I compiti etici sono qui, naturalmente, quelli dei genitori, in particolare della madre. Essi riguardano le esigenze fisiologiche, il comportamento affettivo, la disposizione interiore alla sollecitudine e all’amore, la condotta nel momento stesso della nascita.
A proposito di quest’ultimo punto, ci si può chiedere se le tecniche che mirano a una sempre maggiore facilitazione del parto abbiano solo lati positivi, se cioè non banalizzino l’evento, sminuendo il peso che, per l’esistenza, ha questa separazione, la quale, al contempo, è anche acquisizione di una persona"
Romano Guardini “Le età della vita” Vita e pensiero
mercoledì 2 dicembre 2009
Incanto! (1)
Una cosa mai vista in quarant'anni... da piazza Duomo, la facciata della Cattedrale con le vetrate illuminate dall'interno! Un incanto anche per i passanti più distratti...
NB. Se stasera passate da Milano, fate un giro in Piazza del Duomo!
NB. Se stasera passate da Milano, fate un giro in Piazza del Duomo!
Indovinello

Quando arrivi, stai con me almeno tre giorni…
A volte di più.
Non ti aspetto mai, il tuo arrivo è sempre improvviso, eppure me lo segnali.
Non sei gradito, non sei cercato, benché spesso ti provoco.
Sei inopportuno, soprattutto perché sopraggiungi sempre quando bisognerebbe fare a meno di te.
Mi condizioni moltissimo, anche se ti manifesti in modo sfumato o parziale.
Non lasci tregua, ma ti arrendi all’aria fredda e all’acqua calda.
Cerco di respingerti, ma più mi concentro per farlo è più forte diventi.
Cosa sei?
A volte di più.
Non ti aspetto mai, il tuo arrivo è sempre improvviso, eppure me lo segnali.
Non sei gradito, non sei cercato, benché spesso ti provoco.
Sei inopportuno, soprattutto perché sopraggiungi sempre quando bisognerebbe fare a meno di te.
Mi condizioni moltissimo, anche se ti manifesti in modo sfumato o parziale.
Non lasci tregua, ma ti arrendi all’aria fredda e all’acqua calda.
Cerco di respingerti, ma più mi concentro per farlo è più forte diventi.
Cosa sei?
....
Sei un gran mal di testa!
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