martedì 21 aprile 2009

“Essere … umani”

Tre piccoli fatti, tre piccole considerazioni.
Vado al bar con una collega, desidero cominciare bene la giornata e mi concedo cappuccio e brioche. Incontro, inaspettatamente, la mia compagna di classe delle medie, che è stata la mia “amica per la pelle” dei tre anni di scuola. È sinceramente felice di vedermi e mi dice: io mi ricordo tutto di quello che abbiamo vissuto insieme! È banale, ma sono contenta che mi dica così.
Sono fatta perché qualcuno si ricordi di me.
Vado in corsia. Mi ritrovo, ad entrare, in una stanza, dove una neo mamma è in lacrime e disperazione; dubita del fatto che la sua neonata mangi a sufficienza. L’ascolto, la guardo, la rassicuro, l’abbraccio. Dopo qualche ora mi viene a cercare: è tranquilla, ha capito, sorride.
Siamo fatti per essere accolti.
Arrivo a tenere il mio insegnamento pomeridiano alle aspiranti ostetriche … la mia collega del cappuccio e brioche mi stupisce; viene anche lei ad ascoltare la lezione e alla fine mi ringrazia.
Sono fatta per essere preferita!
Ma queste cose non bastano per gli attimi in cui accadono … Qualcuno fa sì che siano sempre!

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