lunedì 19 gennaio 2009

Scienza, arte... vita (2)


Qualcuno dice che l'ostetricia è scienza. Qualcun altro dice che la maieutica è un' arte. Io dico che è entrambe le cose, ma ciò che non è da perdere di vista è che l'ostetricia è per la vita. Oggi mi pare che manchi proprio questo ultimo fattore, che chiamerei vita vita.
Si sa tutto e si fa ormai tutto per la nascita di un bambino... ma non ci si chiede il senso.
In alcuni casi si usano tutte le attenzioni possibili e si parla di "umanizzazione della nascita" ma ci si dimentica che chi concepisce, partorisce e nasce, sono uomini e donne.
Mi pare che manchi quel "Qualcosa che viene prima" che rende certa sia la scienza che l'arte.
Ecco è così, manca la certezza su ciò che non si riesce a catalogare e manipolare.
Non si dà spazio all'Incomprensibile.
Non si crede più che per conoscere veramente è necessario fare continui atti di fede.
Avendola persa, si ha paura della vita vita.
Che bello invece sperimentare che è possibile vivere a tutto tondo come intuiva Van Gogh. Che grande cosa poter riconoscere come lui: "Penso a volte di vedere qualcosa di più profondo e di infinito, di più eterno che nell'oceano, negli occhi di un bimbo, quando si sveglia al mattino e ride, perchè vede il sole che splende sulla sua culla". Che bello poterlo dire, anche se piena di limite, sapendo che quella bimba sono io!
NB. E anche se questa sera più che sole c'è neve!

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