giovedì 31 marzo 2016

Parafrasi della vita

Da che sono cosciente, mi rendo conto di riposare quando riesco a tornare in luoghi che mi sono famigliari.
Non è solo il fatto di conoscerli che mi distende, bensì mi ristora il significato che portano.
Sono convinta che la vita sia data per conoscere a fondo se stessi, le persone e le cose che sono date di incontrare; così alcune località e particolari, possono sostenere questa intenzione.
Andare per un sentiero, anticipando consapevolmente i percorsi di maggior difficoltà, così da mettermi nelle condizioni di passo e respiro per poterli affrontare;
raggiungere aree di risposta alla sete, intenzionalmente;
guardare con affetto un rudere, così come vorrei fare con tutto quello che lascio in sospeso;
stupirmi della bellezza del dato gratuito, contemplando un panorama incantevole;
riconoscere che tanti particolari del percorso sono cambiati, da che li ho guardati l’ultima volta;
godere del silenzio della neve, che protegge dal gelo il terreno;
raccogliermi nel calore della giacca con cui mi posso rivestire, nel momento in cui la nuvola assorbe il sole e il vento fa la sua parte;
esistere nei passi fatti insieme agli amici che amo.
Come si fa a non collegare tutto ciò ad una parafrasi del vivere?
Per cui, il mio augurio - a chiunque - è di avere nel cuore un luogo così:
raggiungibile fisicamente;
attuale nella memoria;
fissato nel sogno.

Buon cammino!

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