venerdì 6 gennaio 2012

Grata per questa Epifania!


"... Sono più di 30 anni che scatto fotografie time-lapse dei fiori, senza interruzione,
24 ore al giorno, sette giorni alla settimana. E vederli muovere è
una danza che non mi stancherà mai. La loro bellezza ci immerge nei colori,
nel gusto, nel piacere del tatto, e ci procura un terzo del cibo che mangiamo.
Bellezza e seduzione sono lo strumento della natura per la sopravvivenza,
perché noi proteggiamo ciò di cui ci innamoriamo. Ci apre il cuore e ci fa
accorgere che siamo parte della natura, non ne siamo separati. Vedere noi
stessi nella natura ci mette anche in contatto gli uni con gli altri, perché è
chiaro che tutto è connesso, è una cosa sola. Quando la gente vede le mie
fotografie, spesso dice: «Oh, mio Dio!». Vi siete mai chiesti che cosa voglia
dire? «Oh»: vuol dire che ha attirato la tua attenzione, ti fa essere presente,
attento. «Mio»: vuol dire che ha toccato qualcosa nel profondo della tua anima,
crea un varco per la tua voce interiore che possa ergersi e farsi sentire. E
«Dio»? Dio è quel viaggio individuale che vogliamo fare tutti, che ci dà ispirazione,
ci fa sentire che siamo parte di un universo che celebra la vita. Sapevate
che l’80% delle informazioni che riceviamo ci viene tramite gli occhi?
Se paragonate l’energia della luce alla scala musicale, l’occhio nudo potrebbe
vedere soltanto un’ottava, proprio quella centrale. E non siamo grati per
il nostro cervello che coglie l’impulso elettrico che viene dall’energia della
luce per creare immagini in modo che possiamo esplorare il mondo? E non
siamo grati che abbiamo un cuore che possa sentire queste vibrazioni che ci
permettono di sentire il piacere e la bellezza della natura? La bellezza della
natura è un dono che coltiva l’apprezzamento e la gratitudine. Allora io ho
un dono che voglio condividere con voi oggi, un progetto che sto portando
avanti che si chiama la “felicità rivelata”. Ci aprirà uno squarcio dentro
quella prospettiva dal punto di vista di una bambina e di un anziano.
Bambina: Quando guardo la tivù, sono soltanto spettacoli, scene che sono
finte, e quando vai a esplorare ti viene più immaginazione di quanta ne
avevi prima. E quando hai più immaginazione ti vien voglia di andare più
in là – nel profondo –, così vedi più cose che sono più belle, per esempio un
sentiero potrebbe portarti a una spiaggia o qualcosa potrebbe essere bello.
Anziano: Tu pensi che questo sia soltanto un altro giorno nella tua vita;
non è soltanto un altro giorno, è l’unico giorno che ti è dato oggi. È donato a
te, è un dono. È l’unico dono che hai qui e ora, e l’unica risposta appropriata
è la gratitudine. Se non fai nient’altro che coltivare quella risposta al grande
dono di questo giorno unico, se impari a rispondere come se fosse il primo
e ultimo giorno della tua vita, allora avrai speso questo giorno molto bene.
Comincia aprendo i tuoi occhi e sii sorpreso dal fatto che hai degli occhi da
aprire. Quei raggi incredibili di colori che ci vengono offerti in continuazione
per il nostro puro godimento. Guarda il cielo! Guardiamo il cielo così raramente.
Notiamo così raramente come è diverso da un momento all’altro
con l’andirivieni delle nuvole. Pensiamo soltanto al tempo che fa, ma anche
del tempo che fa non cogliamo tutte le sottili variazioni, pensiamo solo al bel
tempo o al maltempo. Questo giorno, ora, il tempo che fa è unico, magari
non sarà mai più esattamente come oggi, quella formazione precisa delle
nuvole non avverrà mai più come è ora. Apri gli occhi, e guarda! Guarda i
volti delle persone che incontri. Ognuno ha una storia incredibile dietro il
proprio volto. Una storia che non potresti mai scandagliare fino in fondo,
veramente. Non solo la loro storia, ma quella dei loro avi. Hanno tutti una
storia così antica. E in questo momento, in questo giorno, tutta la gente che
incontri, tutta la vita di tutte le generazioni da innumerevoli luoghi in tutto
il mondo, si riunisce in un flusso unico e ti incontra qui come un’acqua che
ti dà vita se solo apri il cuore e bevi. Apri il cuore ai doni incredibili che ci
dà la civiltà: devi soltanto girare un interruttore ed ecco la luce elettrica,
apri il rubinetto ed esce l’acqua calda, l’acqua fredda e l’acqua potabile. È
un dono che milioni di persone nel mondo non sperimenteranno mai. Sono
solo alcuni degli innumerevoli doni cui possiamo aprire il cuore. E quindi
ti auguro di aprire il cuore a tutte queste benedizioni, lascia che fluiscano
attraverso di te. Ognuno che ti incontri oggi sia benedetto da te, soltanto
dal tuo sguardo, dal tuo sorriso, dal tuo tocco, soltanto dalla tua presenza.
Che la gratitudine trabocchi in una benedizione intorno a te, e allora sarà
davvero una buona giornata".

Nessun commento: