Ai piedi dei violoncelli, sto in contemplazione del soffitto decorato dal legno dorato.
Il meraviglioso Teatro alla Scala mi calamita con il suo fascino.
Le note sfavillanti e irresistibili mi portano a ricordare i momenti di gioco nel parco, mentre risuona il canto di “Madama Dorè”.
Respighi e Franck vengono interpretati con vigore da un ottantaseienne Georges Prêtre , che trascina l’orchestra in un rincorrersi vivace tra fiati, corde e percussioni.
Sono rapita dalle Sinfonie.
L’uomo è capace di cose incredibili se si lascia guidare dalla Bellezza.
La musica ne è un esempio limpido.
Quale migliore serata per cominciare le giornate della settimana.
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