giovedì 30 settembre 2010

Improvvisarsi scrittrice... (1)

Lo sapevo che i bambini non li portano le cicogne, eppure l’ho sempre sognato.
Quella volta è stato proprio imprevedibile. Nell’accompagnarla in sala parto, Monica me l’aveva detto “Guarda che secondo me è avanti, sei sicura che devo farle il clistere?” Io non le ho dato retta, la donna mi aveva chiesto di liberarle l’intestino, era un primo figlio e voleva togliersi un senso di imbarazzo e io ho acconsentito. Ero tranquilla, una primigravida appena visitata dal medico in accettazione che la dava dilatata solo tre centimetri… in fondo una peretta non hai mai fatto male a nessuno. Ma quella volta mi ha proprio preso in contropiede. Monica mi chiama concitata. Effettivamente la testa è coronata e la donna in piedi mi guarda costernata: “Ma il dottore mi aveva detto che mancava tanto!?”. Non c’è più tempo per l’attesa, infilo un paio di guanti con rapidità sorprendente e accolgo nelle mani a culla la bimba strillante… che gioia, per me questi sono i parti migliori! E poi lo sapevo che i bambini non li portano le cicogne, ma in realtà possono nascere al volo!

Sognavo di fare l’attrice di teatro, ma il palcoscenico era troppo piccolo per me.
È capodanno, anzi, per l’esattezza è la notte di capodanno, e come tutte le notti di capodanno sono ostetrica in turno di notte volontaria. Sì, volontaria, perché la notte di capodanno non la vuole fare mai nessuno. Ma ci sono anche i vantaggi a fare quello che nessuno vuol fare. In questo caso, si ottiene una specie di bonus, per cui quando chiedi un cambio di turno durante l’anno, lo ottieni perché rivendichi quella notte speciale: “Be’ certo che hai diritto al cambio; hai fatto la notte di capodanno!” E così tutti gli anni, io e Cristina furbacchione, lavoriamo volontariamente tra l’ultima e la prima notte di un anno. Ma non basta. Telecamere, cameramen, cineprese, riflettori, regista, brindisi, champagne e via si gira; perché deve andare in onda lo spettacolo che fa vedere all’Italia chi nasce prima di tutti gli altri. Non vi dico cosa non è successo nella notte per lo 01 dello 01 del 2001. E così si va in onda in diretta!
Sognavo di fare l’attrice di teatro, ma in fondo anche senza aggiungere niente al fare l’ostetrica, sono sui teleschermi RAI TV, con possibilità di collegamento in mondovisione!

Continua...

venerdì 24 settembre 2010

La storia di due pesciolini

Come spesso accade sono in metropolitana.
Ascolto un bambino che chiede con preoccupazione: “Mamma, un mio amico tornando dalle vacanze qualche anno fa, mi ha detto che ha trovato uno dei suoi due pesciolini fuori dalla vasca morto stecchito… l’altro ha vissuto ancora qualche anno, ma poi è morto anche lui, perché?”
Mi incuriosisce la risposta della mamma: “Vedi, sicuramente i due pesciolini hanno litigato e uno dei due è voluto scappare. Facendo così però è morto. E così l’altro ha vissuto finalmente felice gli anni che gli rimanevano da vivere”.
Il bambino resta perplesso.
Resto perplessa anch’io.
Questa prima spiegazione mi interroga sulla possibilità educativa di noi adulti e non soddisfatta penso alla risposta che avrei dato io.
«I pesciolini stavano bene insieme ma entrambi avevano un grande desiderio… vedere il mondo, vedere le grandi distese d’acqua. Uno giorno, decisero di lanciarsi spingendosi l’uno con l’altro. Ma l’altro si buttò per primo, con la volontà di rendere il percorso più semplice all’uno. Quando vide che il tentativo non rispondeva alla vera aspirazione, trattenne l’uno dal fargli compagnia. L’uno rimase solo e malinconico. Visse ancora qualche anno, ma l’altro pesciolino gli mancava tanto».
….
E voi a quale soluzione avete pensato?
Vi prego… non siate troppo scientifici... e non dimenticate di essere edificanti!

martedì 21 settembre 2010

Siamo tornate!


Virna, siamo state meravigliose!

sabato 11 settembre 2010

domenica 5 settembre 2010

Dottorandi: si parte per una nuova avventura!


E questa volta, si vola a Berlino ...
Ce la possiamo fare ...

venerdì 3 settembre 2010

Dove sono stata a luglio


Un libro che descrive in modo sorprendente la realtà che ho incontrato quest'estate...