Devi avere un po’ di tempo a disposizione.
Vai al supermercato e mettiti in modo tale da osservare il punto casse.
Ora guarda le acquirenti che di volta in volta arrivano, come hanno caricato
il carrello e cosa succede al momento del pagamento.
Primo caso. C’è la donna che arriva a tutta velocità. Il carrello ha
dentro poche cose e disposte disordinatamente. In particolare ti accorgerai che
la frutta e l’insalata sono state messe sotto alle mozzarelle e ai bicchierini
dello yogurt. Raggiunto il tapirulan lo lascia scorrere vuoto per diverso tempo
e solo al sospiro della donna che segue nella coda, farà in modo che gli
alimenti siano disposti chi prima e chi dopo, senza far caso al fatto che
potrebbero essere dritti o capovolti. Al momento di pagare, dopo che gli
acquisti si sono accumulati nello spazio post check, chiederà alla cassiera di
venderle un sacchetto.
La donna in oggetto è impetuosa, un po’ frettolosa e distratta. Probabilmente
si dimenticherà di prendere qualcosa che a casa le manca.
Secondo caso. C’è la donna che arriva lentamente, guardinga, cercando
di individuare la cassa che ha la coda più breve. Il carrello ha dentro molte
cose e disposte ordinatamente. In particolare ti accorgerai che i detersivi, i
barattoli e le conserve sono tutte sotto, insieme all’acqua e alle bibite. La
frutta e la verdura restano in superficie. Le uova sono appoggiate sul seggiolino
per il bebè, che altrimenti resterebbe vuoto e chiuso. Raggiunto il tapirulan, cerca il segnaposto e
immediatamente lo colloca. Inizia subito a disporre gli alimenti con ordine
meticoloso. Stando ad osservare con attenzione noterai che dispone ciascuna
cosa tenendo conto degli oggetti uguali tra loro, del peso e del genere.
Infatti ciò che è da conservare in frigorifero sarà lontano da ciò che può
essere conservato in dispensa. I diversi acquisti saranno appoggiati tutti nel
senso dello stare retti. Chiuderà lo spazio dei suoi "generi" con un secondo segnaposto. Post check, avrà pronti i suoi numerosi sacchetti riciclati,
che riempirà con diligente cura. Le uova saranno appoggiate nel sacchetto “frigor”, rigorosamente per ultime.
Sei davanti ad una donna precisa, forse un po’pignola, che impegna il
tempo con scrupolo e per non dimenticare nulla si sarà fatta anche una lista
spesa, che avrà di volta in volta spuntato.
Terzo caso. Vedi un carrello in coda, con dentro delle cose più o meno
minute. Nessuno lo custodisce in modo continuo. A tratti appare una donna che
lancia al suo interno oggetti raccolti tra le diverse corsie, secondo l’ordine
dello scaffale su cui erano posti. Ogni volta che torna tiene d’occhio come
avanza la coda e se chi le sta dietro ha fatto avanzare il “suo” carrello,
senza superarlo. Non deve comprare molte cose, e spesso usa il carrellino, non
il carrello. E’ nella fila dei “dieci pezzi”, ma al suo turno di check
inevitabilmente la cassiera le deve far notare che i pezzi sono 11 o 12 … non
importa, ormai ha già in mano il bancomat per pagare e nessuno la fermerà.
Sei davanti ad una donna opportunista, forse un po’ egoista, che vive
di una furbizia propria a discapito della pazienza degli altri.
Ora, è evidente che tre casi non possono riassumere le infinite
sfumature di modi di fare che collegano uno dei tre stili con l’altro, ma è
tutto vero e ti invito a farci caso e a meditarci su.
Quale stile ti corrisponde?