domenica 30 agosto 2015

Vacanza e non vacanza, per imparare a volare

Concludere le vacanze mette nelle condizioni di togliere gli occhiali da sole. Togliere quelle lenti che permettono di guardare la realtà che mi circonda con un colore meno duro, meno aggressivo, forse un po’ rosato. Essere in vacanza è guardare con occhi di riposo. Ne ho tanto bisogno a volte. Guardare con un giusto distacco. Entrare nella dimensione del tempo che si dilata in attività senza scadenze da cartellino. Fare profonde e lunghe dormite, lasciare che lo spazio del risveglio aspetti che il sole arrivi sulle coperte e cominci a baciare i piedi; grazie all’aver aperto la finestra per tempo. Ascoltare lo scorrere del torrente prima di decidere di alzarsi per la colazione. Permettere alla mente di pensare solo ad una cosa intensamente, senza interruzioni da telefono, mail o riunioni impreviste. Riconoscere che i sentieri sono per camminare e per conquistare mete per cui non è immediatamente indispensabile misurare i tempi di arrivo. Traguardi per cui non si ha da consegnare la progettualità su carta intestata. Mi pare di poter dire che se cerco cosa rende possibile lo sguardo vacanziero, se dovessi dare un altro nome agli occhiali da sole, direi che si tratta di un fattore che normalmente rischio di escludere. Normalmente penso di determinare io le cose che si succedono nella giornata, quasi come se tutto debba essere determinato dall’agenda. La “vacanza” invece sposta, lascia entrare l’imprevisto, lascia che siano le cose a venirmi incontro e non io a sopraffarle. Lascia volare. Ecco allora che forse il tempo della vacanza può non concludersi. Anche se sono sopraggiunte le temute telefonate, mail e date di riunioni; posso guardare i messaggi che mi rassicurano perché trovo scritto in ultima riga: non preoccuparti troppo, vedrai che si troveranno le soluzioni … e io penso: posso sperimentare anche ora - anche se l’ora di adesso non la considero più vacanza - che ciò che mi viene incontro non sarà contro, sarà per me, sarà perché io possa vivere e possa farlo intensamente.